Le Grandi Orchestre
Per definizione sappiamo che l'orchestra è l'insieme di un gruppo musicale; il nome deriva dall'antica Grecia e indica lo "spazio per la danza" un' area in quei tempi dedicata ai coristi, ai danzatori e agli strumenti musicali, tale spazio era collocato tra la platea e il palcoscenico.
Le orchestre sono suddivise per sezioni.
Abbiamo l'orchestra da camera, formata da un piccolo gruppo di strumenti. La sinfonica e la filarmonica, la prima formata da tanti componenti che a loro volta formano l'organico, mentre la seconda con diversi componenti selezionati tramite audizione.
Infine l'orchestra jazz che non può essere descritta in termini stretti perchè gli strumenti non sono trattati con criteri di fusione timbrica ma piuttosto secondo un criterio assolistico per cui ogni settore del complesso o, nelle più limitate ogni singolo esecutore si avvicendano nell'esecuzione virtuosistica di brani da composizione, contrapponendosi gli uni agli altri per valorizzare le caratteristiche tecniche e timbriche dei vari strumenti che non sono alla ricerca di un effetto complessivo.
Ed ora andiamo ad accennare la composizione strumentale di alcune orchestre, come ad esempio l'orchestra barocca formata solamente da archi e bassi, l'orchestra classica formata da diversi strumenti, l'orchestra romantica anche questa composta da un'ampia serie di strumenti, l'orchestra da film dove di base è formata dall'orchestra romantica, ma vengono spesso aggiunti componenti musicali come i fiati.
Naturalmente non dimentichiamoci della "guida" per la buona riuscita di un'orchestra: il direttore.
La sua professionalità è fondamentale per la coordinazione tra i musicisti all'interno di un gruppo musicale, indicando i tempi musicali da rispettare, le entrate di strumenti e i cori, olrte che per la scelta del repertorio o della composizione musicale.
Tra i più celebri direttori d'orchestra del XX secolo, ricordiamo Arturo Toscanini, Claudio Abbado, Lorin Maazel e Riccardo Muti.